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Capitolo 33
[1] Ed ecco la benedizione con la quale Mosè, uomo di Dio, benedisse gli Israeliti prima di morire. [2] Egli disse: «Il Signore è venuto dal Sinai, è spuntato per loro dal Seir, è apparso dal monte Paran, è arrivato tra miriadi di consacrati: dalla sua destra, per loro, il fuoco della legge. [3] Certo, egli ama i popoli; tutti i suoi santi sono nelle tue mani, mentre essi, accampati ai tuoi piedi, ricevono le tue parole.[4] Una legge ci ha ordinato Mosè, un’eredità per l’assemblea di Giacobbe. [5] Vi fu un re in Iesurùn, quando si radunarono i capi del popolo, tutte insieme le tribù d’Israele. [6] Viva Ruben e non muoia, benché siano pochi i suoi uomini». [7] Questo disse per Giuda: «Ascolta, Signore, la voce di Giuda e riconducilo verso il suo popolo; la sua mano difenderà la sua causa e tu sarai l’aiuto contro i suoi avversari». [8] Per Levi disse: «Da’ a Levi i tuoi tummìm e i tuoi urìm all’uomo a te fedele, che hai messo alla prova a Massa, per cui hai litigato presso le acque di Merìba; [9] a lui che dice del padre e della madre: “Io non li ho visti”, che non riconosce i suoi fratelli e ignora i suoi figli. Essi osservano la tua parola e custodiscono la tua alleanza, [10] insegnano i tuoi decreti a Giacobbe e la tua legge a Israele, pongono l’incenso sotto le tue narici e un sacrificio sul tuo altare.[11] Benedici, Signore, il suo valore e gradisci il lavoro delle sue mani; colpisci al fianco i suoi aggressori e i suoi nemici più non si rialzino». [12] Per Beniamino disse: «Prediletto del Signore, Beniamino, abita tranquillo presso di lui; egli lo protegge sempre e tra le sue spalle dimora». [13] Per Giuseppe disse: «Benedetta dal Signore la sua terra! Dalla rugiada abbia il meglio dei cieli, e dall’abisso disteso al di sotto; [14] il meglio dei prodotti del sole e il meglio di ciò che germoglia ogni luna, [15] la primizia dei monti antichi, il meglio dei colli eterni [16] e il meglio della terra e di ciò che contiene. Il favore di colui che abitava nel roveto venga sul capo di Giuseppe, sulla testa del principe tra i suoi fratelli! [17] Come primogenito di toro, egli è d’aspetto maestoso e le sue corna sono di bufalo; con esse cozzerà contro i popoli, tutti insieme, sino ai confini della terra. Tali sono le miriadi di Èfraim e tali le migliaia di Manasse». [18] Per Zàbulon disse: «Gioisci, Zàbulon, ogni volta che parti, e tu, Ìssacar, nelle tue tende! [19] Chiamano i popoli sulla montagna, dove offrono sacrifici legittimi, perché succhiano le ricchezze dei mari e i tesori nascosti nella sabbia». [20] Per Gad disse: «Benedetto colui che amplia Gad! Come una leonessa ha la sede, sbranò un braccio e anche un cranio; [21] poi si scelse le primizie, perché là era la parte riservata a un capo. Venne alla testa del popolo, eseguì la giustizia del Signore e i suoi decreti riguardo a Israele». [22] Per Dan disse: «Dan è un giovane leone che balza da Basan». [23] Per Nèftali disse: «Nèftali è sazio di favori e colmo delle benedizioni del Signore: il mare e il meridione sono sua proprietà». [24] Per Aser disse: «Benedetto tra i figli è Aser! Sia il favorito tra i suoi fratelli e intinga il suo piede nell’olio. [25] Di ferro e di bronzo siano i tuoi catenacci e quanto i tuoi giorni duri il tuo vigore». [26] «Nessuno è pari al Dio di Iesurùn, che cavalca sui cieli per venirti in aiuto e sulle nubi nella sua maestà. [27] Rifugio è il Dio dei tempi antichi e quaggiù lo sono le sue braccia eterne. Ha scacciato davanti a te il nemico e ha intimato: “Distruggi!”. [28] Israele abita tranquillo, la fonte di Giacobbe in luogo appartato, in terra di frumento e di mosto, dove il cielo stilla rugiada. [29] Te beato, Israele! Chi è come te, popolo salvato dal Signore? Egli è lo scudo della tua difesa e la spada del tuo trionfo. I tuoi nemici vorranno adularti, ma tu calcherai il loro dorso».