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Giacobbe va a Bet-El, ove ebbe la visione – Capitolo 35
Giacobbe va a Bet-El, ove ebbe la visione – [1] Dio disse a Giacobbe: «Àlzati, sali a Betel e abita là; costruisci in quel luogo un altare al Dio che ti è apparso quando fuggivi lontano da Esaù, tuo fratello». [2]Allora Giacobbe disse alla sua famiglia e a quanti erano con lui: «Eliminate gli dèi degli stranieri che avete con voi, purificatevi e cambiate gli abiti. [3] Poi alziamoci e saliamo a Betel, dove io costruirò un altare al Dio che mi ha esaudito al tempo della mia angoscia ed è stato con me nel cammino che ho percorso». [4]Essi consegnarono a Giacobbe tutti gli dèi degli stranieri che possedevano e i pendenti che avevano agli orecchi, e Giacobbe li sotterrò sotto la quercia presso Sichem. [5] Poi partirono e un grande terrore assalì le città all’intorno, così che non inseguirono i figli di Giacobbe.[6] Giacobbe e tutta la gente che era con lui arrivarono a Luz, cioè Betel, che è nella terra di Canaan. [7]Qui egli costruì un altare e chiamò quel luogo El-Betel, perché là Dio gli si era rivelato, quando fuggiva lontano da suo fratello. [8] Allora morì Dèbora, la nutrice di Rebecca, e fu sepolta al di sotto di Betel, ai piedi della quercia. Così essa prese il nome di Quercia del Pianto.
Nuove apparizioni – [9] Dio apparve un’altra volta a Giacobbe durante il ritorno da Paddan-Aram e lo benedisse. [10] Dio gli disse: «Il tuo nome è Giacobbe. Ma non ti chiamerai più Giacobbe: Israele sarà il tuo nome». Così lo si chiamò Israele. [11] Dio gli disse: «Io sono Dio l’Onnipotente. Sii fecondo e diventa numeroso; deriveranno da te una nazione e un insieme di nazioni, e re usciranno dai tuoi fianchi. [12] Darò a te la terra che ho concesso ad Abramo e a Isacco e, dopo di te, la darò alla tua stirpe». [13] Dio disparve da lui, dal luogo dove gli aveva parlato. [14] Allora Giacobbe eresse una stele dove gli aveva parlato, una stele di pietra, e su di essa fece una libagione e versò olio. [15] Giacobbe chiamò Betel il luogo dove Dio gli aveva parlato.
Nascita di Beniamino e morte di Rachele – [16] Quindi partirono da Betel. Mancava ancora un tratto di cammino per arrivare a Èfrata, quando Rachele partorì ed ebbe un parto difficile. [17] Mentre penava a partorire, la levatrice le disse: «Non temere: anche questa volta avrai un figlio!». [18] Ormai moribonda, quando stava per esalare l’ultimo respiro, lei lo chiamò Ben-Onì, ma suo padre lo chiamò Beniamino. [19]Così Rachele morì e fu sepolta lungo la strada verso Èfrata, cioè Betlemme. [20] Giacobbe eresse sulla sua tomba una stele. È la stele della tomba di Rachele, che esiste ancora oggi.
Peccato di Ruben – [21] Poi Israele partì e piantò la tenda al di là di Migdal-Eder. [22] Mentre Israele abitava in quel territorio, Ruben andò a unirsi con Bila, concubina del padre, e Israele lo venne a sapere.
I dodici figli di Giacobbe – I figli di Giacobbe furono dodici. [23] Figli di Lia: Ruben, il primogenito di Giacobbe, poi Simeone, Levi, Giuda, Ìssacar e Zàbulon; [24] figli di Rachele: Giuseppe e Beniamino; [25]figli di Bila, schiava di Rachele: Dan e Nèftali; [26] figli di Zilpa, schiava di Lia: Gad e Aser. Questi sono i figli di Giacobbe, che gli nacquero in Paddan-Aram.
Morte di Isacco – [27] Giacobbe venne da suo padre Isacco a Mamre, a Kiriat-Arbà, cioè Ebron, dove Abramo e Isacco avevano soggiornato come forestieri. [28] Isacco raggiunse l’età di centoottant’anni. [29]Poi Isacco spirò, morì e si riunì ai suoi antenati, vecchio e sazio di giorni. Lo seppellirono i suoi figli Esaù e Giacobbe.