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Capitolo 7
[1] Questa è la legge del sacrificio di riparazione. È cosa santissima. [2] Nel luogo dove si scanna l’olocausto, si scannerà la vittima di riparazione; se ne spargerà il sangue attorno all’altare [3] e se ne offrirà tutto il grasso: la coda, il grasso che copre le viscere, [4] i due reni con il loro grasso e il grasso attorno ai lombi e al lobo del fegato, che distaccherà insieme ai reni. [5] Il sacerdote farà bruciare tutto questo sull’altare come sacrificio consumato dal fuoco in onore del Signore. Questo è un sacrificio di riparazione. [6] Ogni maschio tra i sacerdoti ne potrà mangiare; lo si mangerà in luogo santo. È cosa santissima. [7] Il sacrificio di riparazione è come il sacrificio per il peccato: la stessa legge vale per ambedue; la vittima spetterà al sacerdote che avrà compiuto il rito espiatorio. [8] Il sacerdote che avrà offerto l’olocausto per qualcuno avrà per sé la pelle della vittima che ha offerto. [9] Così anche ogni oblazione, cotta nel forno o preparata nella pentola o nella teglia, spetterà al sacerdote che l’ha offerta. [10] Ogni oblazione impastata con olio o asciutta spetterà a tutti i figli di Aronne in misura uguale. [11] Questa è la legge del sacrificio di comunione, che si offrirà al Signore. [12] Se qualcuno lo offrirà in ringraziamento, offrirà, con il sacrificio di comunione, focacce senza lievito impastate con olio, schiacciate senza lievito unte con olio e fior di farina stemperata, in forma di focacce impastate con olio. [13] Insieme alle focacce di pane lievitato presenterà la sua offerta, in aggiunta al suo sacrificio di comunione offerto in ringraziamento. [14] Di ognuna di queste offerte una parte si presenterà come oblazione prelevata in onore del Signore; essa spetterà al sacerdote che ha sparso il sangue della vittima del sacrificio di comunione.[15] La carne del sacrificio di comunione offerto in ringraziamento dovrà mangiarsi il giorno stesso in cui esso viene offerto; non se ne lascerà nulla per il mattino seguente. [16] Ma se il sacrificio che qualcuno offre è votivo o spontaneo, la vittima si mangerà il giorno in cui verrà offerta, il resto dovrà esser mangiato il giorno dopo; [17] ma quel che sarà rimasto della carne del sacrificio fino al terzo giorno, dovrà essere bruciato nel fuoco. [18] Se qualcuno mangia la carne del sacrificio di comunione il terzo giorno, l’offerente non sarà gradito; dell’offerta non gli sarà tenuto conto: sarà avariata e chi ne avrà mangiato subirà la pena della sua colpa. [19] La carne che sarà stata a contatto con qualche cosa di impuro, non si potrà mangiare; sarà bruciata nel fuoco. Chiunque sarà puro potrà mangiare la carne; [20] se qualcuno mangerà la carne del sacrificio di comunione offerto al Signore e sarà in stato di impurità, costui sarà eliminato dal suo popolo. [21] Se qualcuno toccherà qualsiasi cosa impura – un’impurità umana, un animale impuro o qualsiasi cosa obbrobriosa – e poi mangerà la carne di un sacrificio di comunione offerto in onore del Signore, sarà eliminato dal suo popolo”». [22] Il Signore parlò a Mosè e disse: [23] «Parla agli Israeliti dicendo: “Non mangerete alcun grasso, né di bue né di pecora né di capra. [24] Il grasso di una bestia che è morta naturalmente o il grasso di una bestia sbranata potrà servire per qualunque altro uso, ma non ne mangerete affatto, [25] perché chiunque mangerà il grasso di animali che si possono offrire in sacrificio consumato dal fuoco in onore del Signore, sarà eliminato dal suo popolo. [26] E non mangerete affatto sangue, né di uccelli né di animali domestici, dovunque abitiate. [27] Chiunque mangerà sangue di qualunque specie, sarà eliminato dal suo popolo”». [28] Il Signore parlò a Mosè e disse: [29] «Parla agli Israeliti dicendo: “Chi offrirà al Signore il sacrificio di comunione porterà un’offerta al Signore, prelevandola dal sacrificio di comunione. [30] Porterà con le proprie mani ciò che deve essere offerto al Signore con il fuoco: porterà il grasso insieme con il petto, il petto per presentarlo con il rito di elevazione davanti al Signore. [31] Il sacerdote brucerà il grasso sopra l’altare; il petto sarà di Aronne e dei suoi figli. [32] Darete anche, come contributo al sacerdote, la coscia destra dei vostri sacrifici di comunione. [33] Essa spetterà, come sua parte, al figlio di Aronne che avrà offerto il sangue e il grasso dei sacrifici di comunione. [34] Poiché, dai sacrifici di comunione offerti dagli Israeliti, io mi riservo il petto della vittima offerta con il rito di elevazione e la coscia della vittima offerta come contributo e li do al sacerdote Aronne e ai suoi figli per legge perenne, che gli Israeliti osserveranno”». [35] Questa è la parte dovuta ad Aronne e ai suoi figli dei sacrifici bruciati in onore del Signore, ogni volta che verranno offerti nell’esercizio della funzione sacerdotale al servizio del Signore. [36] Agli Israeliti il Signore ha ordinato di dar loro questo, dal giorno della loro consacrazione. È una parte che è loro dovuta per sempre, di generazione in generazione. [37] Questa è la legge per l’olocausto, l’oblazione, il sacrificio per il peccato, il sacrificio di riparazione, l’investitura e il sacrificio di comunione: [38] legge che il Signore ha dato a Mosè sul monte Sinai, quando ordinò agli Israeliti di presentare le offerte al Signore nel deserto del Sinai.