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[1] Al maestro del coro. Sull’ottava. Salmo. Di Davide. [2] Salvami, Signore! Non c’è più un uomo giusto; sono scomparsi i fedeli tra i figli dell’uomo. [3] Si dicono menzogne l’uno all’altro,labbra adulatrici parlano con cuore doppio. [4] Recida il Signore le labbra adulatrici, la lingua che vanta imprese grandiose, [5] quanti dicono: «Con la nostra lingua siamo forti, le nostre labbra sono con noi: chi sarà il nostro padrone?». [6] «Per l’oppressione dei miseri e il gemito dei poveri, ecco, mi alzerò – dice il Signore –; metterò in salvo chi è disprezzato». [7] Le parole del Signore sono parole pure, argento separato dalle scorie nel crogiuolo, raffinato sette volte. [8] Tu, o Signore, le manterrai, ci proteggerai da questa gente, per sempre, [9] anche se attorno si aggirano i malvagi e cresce la corruzione in mezzo agli uomini.
[1] Al maestro del coro. Salmo. Di Davide. [2] Fino a quando, Signore, continuerai a dimenticarmi? Fino a quando mi nasconderai il tuo volto? [3] Fino a quando nell’anima mia addenserò pensieri, tristezza nel mio cuore tutto il giorno? Fino a quando su di me prevarrà il mio nemico? [4] Guarda, rispondimi, Signore, mio Dio, conserva la luce ai miei occhi, perché non mi sorprenda il sonno della morte, [5] perché il mio nemico non dica: «L’ho vinto!» e non esultino i miei avversari se io vacillo. [6] Ma io nella tua fedeltà ho confidato; esulterà il mio cuore nella tua salvezza, canterò al Signore, che mi ha beneficato.
[1] Al maestro del coro. Di Davide. Lo stolto pensa: «Dio non c’è». Sono corrotti, fanno cose abominevoli: non c’è chi agisca bene. [2] Il Signore dal cielo si china sui figli dell’uomo per vedere se c’è un uomo saggio, uno che cerchi Dio. [3] Sono tutti traviati, tutti corrotti; non c’è chi agisca bene, neppure uno. [4] Non impareranno dunque tutti i malfattori, che divorano il mio popolo come il pane e non invocano il Signore? [5] Ecco, hanno tremato di spavento, perché Dio è con la stirpe del giusto. [6] Voi volete umiliare le speranze del povero, ma il Signore è il suo rifugio. [7] Chi manderà da Sion la salvezza d’Israele? Quando il Signore ristabilirà la sorte del suo popolo, esulterà Giacobbe e gioirà Israele.
[1] Salmo. Di Davide. Signore, chi abiterà nella tua tenda? Chi dimorerà sulla tua santa montagna? [2] Colui che cammina senza colpa, pratica la giustizia e dice la verità che ha nel cuore, [3] non sparge calunnie con la sua lingua, non fa danno al suo prossimo e non lancia insulti al suo vicino. [4] Ai suoi occhi è spregevole il malvagio, ma onora chi teme il Signore. Anche se ha giurato a proprio danno, mantiene la parola; [5] non presta il suo denaro a usura e non accetta doni contro l’innocente. Colui che agisce in questo modo resterà saldo per sempre.
[1] Miktam. Di Davide. Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio. [2] Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu,solo in te è il mio bene». [3] Agli idoli del paese, agli dèi potenti andava tutto il mio favore. [4] Moltiplicano le loro pene quelli che corrono dietro a un dio straniero. Io non spanderò le loro libagioni di sangue, né pronuncerò con le mie labbra i loro nomi. [5] Il Signore è mia parte di eredità e mio calice: nelle tue mani è la mia vita. [6] Per me la sorte è caduta su luoghi deliziosi: la mia eredità è stupenda. [7] Benedico il Signore che mi ha dato consiglio; anche di notte il mio animo mi istruisce. [8] Io pongo sempre davanti a me il Signore, sta alla mia destra, non potrò vacillare. [9] Per questo gioisce il mio cuore ed esulta la mia anima; anche il mio corpo riposa al sicuro, [10] perché non abbandonerai la mia vita negli inferi, né lascerai che il tuo fedele veda la fossa. [11] Mi indicherai il sentiero della vita, gioia piena alla tua presenza, dolcezza senza fine alla tua destra.
[1] Preghiera. Di Davide. Ascolta, Signore, la mia giusta causa, sii attento al mio grido. Porgi l’orecchio alla mia preghiera: sulle mie labbra non c’è inganno. [2] Dal tuo volto venga per me il giudizio, i tuoi occhi vedano la giustizia. [3] Saggia il mio cuore, scrutalo nella notte, provami al fuoco: non troverai malizia. La mia bocca non si è resa colpevole, [4] secondo l’agire degli uomini; seguendo la parola delle tue labbra, ho evitato i sentieri del violento. [5] Tieni saldi i miei passi sulle tue vie e i miei piedi non vacilleranno. [6] Io t’invoco poiché tu mi rispondi, o Dio; tendi a me l’orecchio, ascolta le mie parole, [7] mostrami i prodigi della tua misericordia, tu che salvi dai nemici chi si affida alla tua destra. [8] Custodiscimi come pupilla degli occhi, all’ombra delle tue ali nascondimi, [9] di fronte ai malvagi che mi opprimono, ai nemici mortali che mi accerchiano. [10] Il loro animo è insensibile, le loro bocche parlano con arroganza.[11] Eccoli: avanzano, mi circondano, puntano gli occhi per gettarmi a terra, [12] simili a un leone che brama la preda, a un leoncello che si apposta in agguato. [13] Alzati, Signore, affrontalo, abbattilo; con la tua spada liberami dal malvagio, [14] con la tua mano, Signore, dai mortali, dai mortali del mondo, la cui sorte è in questa vita. Sazia pure dei tuoi beni il loro ventre, se ne sazino anche i figli e ne avanzi per i loro bambini. [15] Ma io nella giustizia contemplerò il tuo volto, al risveglio mi sazierò della tua immagine.
[1] Al maestro del coro. Di Davide, servo del Signore, che rivolse al Signore le parole di questo canto quando il Signore lo liberò dal potere di tutti i suoi nemici e dalla mano di Saul. [2] Disse dunque: Ti amo, Signore, mia forza, [3] Signore, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore, mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio; mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo. [4] Invoco il Signore, degno di lode, e sarò salvato dai miei nemici. [5] Mi circondavano flutti di morte, mi travolgevano torrenti infernali;[6] già mi avvolgevano i lacci degli inferi, già mi stringevano agguati mortali. [7] Nell’angoscia invocai il Signore, nell’angoscia gridai al mio Dio: dal suo tempio ascoltò la mia voce, a lui, ai suoi orecchi, giunse il mio grido. [8] La terra tremò e si scosse; vacillarono le fondamenta dei monti, si scossero perché egli era adirato. [9] Dalle sue narici saliva fumo, dalla sua bocca un fuoco divorante; da lui sprizzavano carboni ardenti. [10] Abbassò i cieli e discese, una nube oscura sotto i suoi piedi. [11] Cavalcava un cherubino e volava, si librava sulle ali del vento. [12] Si avvolgeva di tenebre come di un velo, di acque oscure e di nubi come di una tenda. [13] Davanti al suo fulgore passarono le nubi, con grandine e carboni ardenti. [14] Il Signore tuonò dal cielo, l’Altissimo fece udire la sua voce: grandine e carboni ardenti. [15] Scagliò saette e li disperse, fulminò con folgori e li sconfisse. [16] Allora apparve il fondo del mare,si scoprirono le fondamenta del mondo, per la tua minaccia, Signore, per lo spirare del tuo furore. [17] Stese la mano dall’alto e mi prese, mi sollevò dalle grandi acque, [18] mi liberò da nemici potenti, da coloro che mi odiavano ed erano più forti di me. [19] Mi assalirono nel giorno della mia sventura, ma il Signore fu il mio sostegno; [20] mi portò al largo, mi liberò perché mi vuol bene. [21] Il Signore mi tratta secondo la mia giustizia, mi ripaga secondo l’innocenza delle mie mani, [22] perché ho custodito le vie del Signore, non ho abbandonato come un empio il mio Dio. [23] I suoi giudizi mi stanno tutti davanti, non ho respinto da me la sua legge; [24] ma integro sono stato con lui e mi sono guardato dalla colpa. [25] Il Signore mi ha ripagato secondo la mia giustizia, secondo l’innocenza delle mie mani davanti ai suoi occhi. [26] Con l’uomo buono tu sei buono, con l’uomo integro tu sei integro, [27] con l’uomo puro tu sei puro e dal perverso non ti fai ingannare.[28] Perché tu salvi il popolo dei poveri, ma abbassi gli occhi dei superbi. [29] Signore, tu dai luce alla mia lampada; il mio Dio rischiara le mie tenebre. [30] Con te mi getterò nella mischia, con il mio Dio scavalcherò le mura. [31] La via di Dio è perfetta, la parola del Signore è purificata nel fuoco; egli è scudo per chi in lui si rifugia. [32] Infatti, chi è Dio, se non il Signore? O chi è roccia, se non il nostro Dio? [33] Il Dio che mi ha cinto di vigore e ha reso integro il mio cammino, [34] mi ha dato agilità come di cerve e sulle alture mi ha fatto stare saldo, [35] ha addestrato le mie mani alla battaglia, le mie braccia a tendere l’arco di bronzo. [36] Tu mi hai dato il tuo scudo di salvezza, la tua destra mi ha sostenuto, mi hai esaudito e mi hai fatto crescere. [37] Hai spianato la via ai miei passi, i miei piedi non hanno vacillato. [38] Ho inseguito i miei nemici e li ho raggiunti, non sono tornato senza averli annientati. [39] Li ho colpiti e non si sono rialzati, sono caduti sotto i miei piedi.[40] Tu mi hai cinto di forza per la guerra, hai piegato sotto di me gli avversari. [41] Dei nemici mi hai mostrato le spalle: quelli che mi odiavano, li ho distrutti. [42] Hanno gridato e nessuno li ha salvati, hanno gridato al Signore, ma non ha risposto. [43] Come polvere al vento li ho dispersi, calpestati come fango delle strade. [44] Mi hai scampato dal popolo in rivolta, mi hai posto a capo di nazioni. Un popolo che non conoscevo mi ha servito; [45] all’udirmi, subito mi obbedivano, stranieri cercavano il mio favore, [46] impallidivano uomini stranieri e uscivano tremanti dai loro nascondigli. [47] Viva il Signore e benedetta la mia roccia, sia esaltato il Dio della mia salvezza. [48] Dio, tu mi accordi la rivincita e sottometti i popoli al mio giogo, [49] mi salvi dai nemici furenti, dei miei avversari mi fai trionfare e mi liberi dall’uomo violento. [50] Per questo, Signore, ti loderò tra le genti e canterò inni al tuo nome. [51] Egli concede al suo re grandi vittorie, si mostra fedele al suo consacrato, a Davide e alla sua discendenza per sempre.
[1] Al maestro del coro. Salmo. Di Davide. [2] I cieli narrano la gloria di Dio, l’opera delle sue mani annuncia il firmamento. [3] Il giorno al giorno ne affida il racconto e la notte alla notte ne trasmette notizia. [4] Senza linguaggio, senza parole, senza che si oda la loro voce, [5] per tutta la terra si diffonde il loro annuncio e ai confini del mondo il loro messaggio. Là pose una tenda per il sole [6] che esce come sposo dalla stanza nuziale: esulta come un prode che percorre la via. [7] Sorge da un estremo del cielo e la sua orbita raggiunge l’altro estremo: nulla si sottrae al suo calore. [8] La legge del Signore è perfetta, rinfranca l’anima; la testimonianza del Signore è stabile, rende saggio il semplice. [9] I precetti del Signore sono retti, fanno gioire il cuore; il comando del Signore è limpido, illumina gli occhi. [10] Il timore del Signore è puro, rimane per sempre; i giudizi del Signore sono fedeli, sono tutti giusti, [11] più preziosi dell’oro, di molto oro fino, più dolci del miele e di un favo stillante. [12] Anche il tuo servo ne è illuminato, per chi li osserva è grande il profitto. [13] Le inavvertenze, chi le discerne? Assolvimi dai peccati nascosti. [14] Anche dall’orgoglio salva il tuo servo perché su di me non abbia potere; allora sarò irreprensibile, sarò puro da grave peccato. [15] Ti siano gradite le parole della mia bocca; davanti a te i pensieri del mio cuore, Signore, mia roccia e mio redentore.
[1] Al maestro del coro. Salmo. Di Davide. [2] Ti risponda il Signore nel giorno dell’angoscia, ti protegga il nome del Dio di Giacobbe. [3] Ti mandi l’aiuto dal suo santuario e dall’alto di Sion ti sostenga. [4] Si ricordi di tutte le tue offerte e gradisca i tuoi olocausti. [5] Ti conceda ciò che il tuo cuore desidera, adempia ogni tuo progetto. [6] Esulteremo per la tua vittoria, nel nome del nostro Dio alzeremo i nostri vessilli: adempia il Signore tutte le tue richieste. [7] Ora so che il Signore dà vittoria al suo consacrato; gli risponde dal suo cielo santo con la forza vittoriosa della sua destra. [8] Chi fa affidamento sui carri, chi sui cavalli: noi invochiamo il nome del Signore, nostro Dio. [9] Quelli si piegano e cadono, ma noi restiamo in piedi e siamo saldi. [10] Da’ al re la vittoria, Signore; rispondici, quando t’invochiamo.