Salmo 47

[1] Al maestro del coro. Dei figli di Core. Salmo. [2] Popoli tutti, battete le mani! Acclamate Dio con grida di gioia, [3] perché terribile è il Signore, l’Altissimo, grande re su tutta la terra. [4] Egli ci ha sottomesso i popoli, sotto i nostri piedi ha posto le nazioni. [5] Ha scelto per noi la nostra eredità, orgoglio di Giacobbe che egli ama. [6] Ascende Dio tra le acclamazioni, il Signore al suono di tromba. [7] Cantate inni a Dio, cantate inni, cantate inni al nostro re, cantate inni; [8] perché Dio è re di tutta la terra, cantate inni con arte. [9] Dio regna sulle genti, Dio siede sul suo trono santo. [10] I capi dei popoli si sono raccolti come popolo del Dio di Abramo. Sì, a Dio appartengono i poteri della terra: egli è eccelso.

Salmo 48

[1] Cantico. Salmo. Dei figli di Core. [2] Grande è il Signore e degno di ogni lode nella città del nostro Dio. La tua santa montagna, [3] altura stupenda, è la gioia di tutta la terra. Il monte Sion, vera dimora divina, è la capitale del grande re. [4] Dio nei suoi palazzi un baluardo si è dimostrato. [5] Ecco, i re si erano alleati, avanzavano insieme. [6] Essi hanno visto: atterriti, presi dal panico, sono fuggiti. [7] Là uno sgomento li ha colti, doglie come di partoriente, [8] simile al vento orientale, che squarcia le navi di Tarsis. [9] Come avevamo udito, così abbiamo visto nella città del Signore degli eserciti,nella città del nostro Dio; Dio l’ha fondata per sempre. [10] O Dio, meditiamo il tuo amore dentro il tuo tempio. [11] Come il tuo nome, o Dio, così la tua lode si estende sino all’estremità della terra; di giustizia è piena la tua destra. [12] Gioisca il monte Sion, esultino i villaggi di Giuda a causa dei tuoi giudizi. [13] Circondate Sion, giratele intorno, contate le sue torri, [14] osservate le sue mura, passate in rassegna le sue fortezze, per narrare alla generazione futura: [15] questo è Dio, il nostro Dio in eterno e per sempre; egli è colui che ci guida in ogni tempo.

Salmo 49

[1] Al maestro del coro. Dei figli di Core. Salmo. [2] Ascoltate questo, popoli tutti, porgete l’orecchio, voi tutti abitanti del mondo, [3] voi, gente del popolo e nobili, ricchi e poveri insieme.[4] La mia bocca dice cose sapienti, il mio cuore medita con discernimento. [5] Porgerò l’orecchio a un proverbio, esporrò sulla cetra il mio enigma. [6] Perché dovrò temere nei giorni del male, quando mi circonda la malizia di quelli che mi fanno inciampare? [7] Essi confidano nella loro forza, si vantano della loro grande ricchezza. [8] Certo, l’uomo non può riscattare se stesso né pagare a Dio il proprio prezzo. [9] Troppo caro sarebbe il riscatto di una vita: non sarà mai sufficiente [10] per vivere senza fine e non vedere la fossa. [11] Vedrai infatti morire i sapienti; periranno insieme lo stolto e l’insensato e lasceranno ad altri le loro ricchezze. [12] Il sepolcro sarà loro eterna dimora, loro tenda di generazione in generazione: eppure a terre hanno dato il proprio nome. [13] Ma nella prosperità l’uomo non dura: è simile alle bestie che muoiono. [14] Questa è la via di chi confida in se stesso, la fine di chi si compiace dei propri discorsi. [15] Come pecore sono destinati agli inferi,sarà loro pastore la morte; scenderanno a precipizio nel sepolcro, svanirà di loro ogni traccia, gli inferi saranno la loro dimora. [16] Certo, Dio riscatterà la mia vita, mi strapperà dalla mano degli inferi. [17] Non temere se un uomo arricchisce, se aumenta la gloria della sua casa. [18] Quando muore, infatti, con sé non porta nulla né scende con lui la sua gloria. [19] Anche se da vivo benediceva se stesso: «Si congratuleranno, perché ti è andata bene», [20] andrà con la generazione dei suoi padri, che non vedranno mai più la luce. [21] Nella prosperità l’uomo non comprende, è simile alle bestie che muoiono.

salmo 50

[1] Salmo. Di Asaf. Parla il Signore, Dio degli dei, convoca la terra da oriente a occidente. [2] Da Sion, bellezza perfetta, Dio risplende. [3] Viene il nostro Dio e non sta in silenzio; davanti a lui un fuoco divorante, intorno a lui si scatena la tempesta.[4] Convoca il cielo dall’alto e la terra per giudicare il suo popolo: [5] «Davanti a me riunite i miei fedeli, che hanno stabilito con me l’alleanza offrendo un sacrificio». [6] I cieli annunciano la sua giustizia: è Dio che giudica. [7] «Ascolta, popolo mio, voglio parlare, testimonierò contro di te, Israele! Io sono Dio, il tuo Dio! [8] Non ti rimprovero per i tuoi sacrifici, i tuoi olocausti mi stanno sempre davanti. [9] Non prenderò vitelli dalla tua casa né capri dai tuoi ovili. [10] Sono mie tutte le bestie della foresta, animali a migliaia sui monti. [11] Conosco tutti gli uccelli del cielo, è mio ciò che si muove nella campagna. [12] Se avessi fame, non te lo direi: mio è il mondo e quanto contiene. [13] Mangerò forse la carne dei tori? Berrò forse il sangue dei capri? [14] Offri a Dio come sacrificio la lode e sciogli all’Altissimo i tuoi voti; [15] invocami nel giorno dell’angoscia: ti libererò e tu mi darai gloria».[16] Al malvagio Dio dice: «Perché vai ripetendo i miei decreti e hai sempre in bocca la mia alleanza, [17] tu che hai in odio la disciplina e le mie parole ti getti alle spalle? [18] Se vedi un ladro, corri con lui e degli adùlteri ti fai compagno. [19] Abbandoni la tua bocca al male e la tua lingua trama inganni. [20] Ti siedi, parli contro il tuo fratello, getti fango contro il figlio di tua madre. [21] Hai fatto questo e io dovrei tacere? Forse credevi che io fossi come te! Ti rimprovero: pongo davanti a te la mia accusa. [22] Capite questo, voi che dimenticate Dio, perché non vi afferri per sbranarvi e nessuno vi salvi. [23] Chi offre la lode in sacrificio, questi mi onora; a chi cammina per la retta via mostrerò la salvezza di Dio».

Salmo 51

[1] Al maestro del coro. Salmo. Di Davide. [2] Quando il profeta Natan andò da lui, che era andato con Betsabea. [3] Pietà di me, o Dio, nel tuo amore; nella tua grande misericordia cancella la mia iniquità. [4] Lavami tutto dalla mia colpa, dal mio peccato rendimi puro. [5] Sì, le mie iniquità io le riconosco, il mio peccato mi sta sempre dinanzi. [6] Contro di te, contro te solo ho peccato, quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto: così sei giusto nella tua sentenza, sei retto nel tuo giudizio. [7] Ecco, nella colpa io sono nato, nel peccato mi ha concepito mia madre. [8] Ma tu gradisci la sincerità nel mio intimo, nel segreto del cuore mi insegni la sapienza. [9] Aspergimi con rami d’issopo e sarò puro; lavami e sarò più bianco della neve. [10] Fammi sentire gioia e letizia: esulteranno le ossa che hai spezzato. [11] Distogli lo sguardo dai miei peccati, cancella tutte le mie colpe. [12] Crea in me, o Dio, un cuore puro, rinnova in me uno spirito saldo. [13] Non scacciarmi dalla tua presenza e non privarmi del tuo santo spirito. [14] Rendimi la gioia della tua salvezza, sostienimi con uno spirito generoso. [15] Insegnerò ai ribelli le tue vie e i peccatori a te ritorneranno. [16] Liberami dal sangue, o Dio, Dio mia salvezza: la mia lingua esalterà la tua giustizia. [17] Signore, apri le mie labbra e la mia bocca proclami la tua lode. [18] Tu non gradisci il sacrificio; se offro olocausti, tu non li accetti. [19] Uno spirito contrito è sacrificio a Dio; un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi. [20] Nella tua bontà fa’ grazia a Sion, ricostruisci le mura di Gerusalemme. [21] Allora gradirai i sacrifici legittimi, l’olocausto e l’intera oblazione; allora immoleranno vittime sopra il tuo altare.

Salmo 52

[1] Al maestro del coro. Maskil. Di Davide. [2] Quando l’idumeo Doeg andò da Saul per informarlo e dirgli: «Davide è entrato in casa di Achimèlec». [3] Perché ti vanti del male, o prepotente? Dio è fedele ogni giorno. [4] Tu escogiti insidie; la tua lingua è come lama affilata, o artefice d’inganni! [5] Tu ami il male invece del bene, la menzogna invece della giustizia.[6] Tu ami ogni parola che distrugge, o lingua d’inganno. [7] Perciò Dio ti demolirà per sempre, ti spezzerà e ti strapperà dalla tenda e ti sradicherà dalla terra dei viventi. [8] I giusti vedranno e avranno timore e di lui rideranno: [9] «Ecco l’uomo che non ha posto Dio come sua fortezza, ma ha confidato nella sua grande ricchezza e si è fatto forte delle sue insidie». [10] Ma io, come olivo verdeggiante nella casa di Dio, confido nella fedeltà di Dio in eterno e per sempre. [11] Voglio renderti grazie in eterno per quanto hai operato; spero nel tuo nome, perché è buono, davanti ai tuoi fedeli.

Salmo 53

[1] Al maestro del coro. Su «Macalàt». Maskil. Di Davide. [2] Lo stolto pensa: «Dio non c’è». Sono corrotti, fanno cose abominevoli: non c’è chi agisca bene. [3] Dio dal cielo si china sui figli dell’uomo per vedere se c’è un uomo saggio, uno che cerchi Dio.[4] Sono tutti traviati, tutti corrotti; non c’è chi agisca bene, neppure uno. [5] Non impareranno dunque tutti i malfattori che divorano il mio popolo come il pane e non invocano Dio? [6] Ecco, hanno tremato di spavento là dove non c’era da tremare. Sì, Dio ha disperso le ossa degli aggressori, sono confusi perché Dio li ha respinti. [7] Chi manderà da Sion la salvezza d’Israele? Quando Dio ristabilirà la sorte del suo popolo, esulterà Giacobbe e gioirà Israele.

Salmo 54

[1] Al maestro del coro. Per strumenti a corda. Maskil. Di Davide.[2] Dopo che gli abitanti di Zif andarono da Saul a dirgli: «Ecco, Davide se ne sta nascosto presso di noi». [3] Dio, per il tuo nome salvami, per la tua potenza rendimi giustizia. [4] Dio, ascolta la mia preghiera, porgi l’orecchio alle parole della mia bocca, [5] poiché stranieri contro di me sono insorti e prepotenti insidiano la mia vita; non pongono Dio davanti ai loro occhi. [6] Ecco, Dio è il mio aiuto, il Signore sostiene la mia vita.[7] Ricada il male sui miei nemici, nella tua fedeltà annientali. [8] Ti offrirò un sacrificio spontaneo, loderò il tuo nome, Signore, perché è buono; [9] da ogni angoscia egli mi ha liberato e il mio occhio ha guardato dall’alto i miei nemici.

Salmo 55

[1] Al maestro del coro. Per strumenti a corda. Maskil. Di Davide. [2] Porgi l’orecchio, Dio, alla mia preghiera, non nasconderti di fronte alla mia supplica. [3] Dammi ascolto e rispondimi; mi agito ansioso e sono sconvolto [4] dalle grida del nemico, dall’oppressione del malvagio. Mi rovesciano addosso cattiveria e con ira mi aggrediscono. [5] Dentro di me si stringe il mio cuore, piombano su di me terrori di morte. [6] Mi invadono timore e tremore e mi ricopre lo sgomento. [7] Dico: «Chi mi darà ali come di colomba per volare e trovare riposo? [8] Ecco, errando, fuggirei lontano, abiterei nel deserto. [9] In fretta raggiungerei un riparo dalla furia del vento, dalla bufera». [10] Disperdili, Signore, confondi le loro lingue. Ho visto nella città violenza e discordia: [11] giorno e notte fanno la ronda sulle sue mura; in mezzo ad essa cattiveria e dolore, [12] in mezzo ad essa insidia, e non cessano nelle sue piazze sopruso e inganno. [13] Se mi avesse insultato un nemico, l’avrei sopportato; se fosse insorto contro di me un avversario, da lui mi sarei nascosto. [14] Ma tu, mio compagno, mio intimo amico, [15] legato a me da dolce confidenza! Camminavamo concordi verso la casa di Dio. [16] Li sorprenda improvvisa la morte, scendano vivi negli inferi, perché il male è nelle loro case e nel loro cuore. [17] Io invoco Dio e il Signore mi salva. [18] Di sera, al mattino, a mezzogiorno vivo nell’ansia e sospiro, ma egli ascolta la mia voce; [19] in pace riscatta la mia vita da quelli che mi combattono: sono tanti i miei avversari.[20] Dio ascolterà e li umilierà, egli che domina da sempre; essi non cambiano e non temono Dio. [21] Ognuno ha steso la mano contro i suoi amici, violando i suoi patti. [22] Più untuosa del burro è la sua bocca, ma nel cuore ha la guerra; più fluide dell’olio le sue parole, ma sono pugnali sguainati. [23] Affida al Signore il tuo peso ed egli ti sosterrà, mai permetterà che il giusto vacilli. [24] Tu, o Dio, li sprofonderai nella fossa profonda, questi uomini sanguinari e fraudolenti: essi non giungeranno alla metà dei loro giorni. Ma io, Signore, in te confido.

Salmo 56

[1] Al maestro del coro. Su «Colomba dei terebinti lontani». Di Davide. Miktam. Quando i Filistei lo tenevano prigioniero a Gat. [2] Pietà di me, o Dio, perché un uomo mi perseguita, un aggressore tutto il giorno mi opprime. [3] Tutto il giorno mi perseguitano i miei nemici, numerosi sono quelli che dall’alto mi combattono. [4] Nell’ora della paura io in te confido. [5] In Dio, di cui lodo la parola, in Dio confido, non avrò timore: che cosa potrà farmi un essere di carne? [6] Travisano tutto il giorno le mie parole, ogni loro progetto su di me è per il male. [7] Congiurano, tendono insidie, spiano i miei passi, per attentare alla mia vita. [8] Ripagali per tanta cattiveria! Nella tua ira abbatti i popoli, o Dio. [9] I passi del mio vagare tu li hai contati, nel tuo otre raccogli le mie lacrime: non sono forse scritte nel tuo libro? [10] Allora si ritireranno i miei nemici, nel giorno in cui ti avrò invocato; questo io so: che Dio è per me. [11] In Dio, di cui lodo la parola, nel Signore, di cui lodo la parola, [12] in Dio confido, non avrò timore: che cosa potrà farmi un uomo? [13] Manterrò, o Dio, i voti che ti ho fatto: ti renderò azioni di grazie, [14] perché hai liberato la mia vita dalla morte, i miei piedi dalla caduta, per camminare davanti a Dio nella luce dei viventi.

Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16