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Capitolo 4
[1] Ma quando Sanballàt, Tobia, gli Arabi, gli Ammoniti e gli Asdoditi sentirono che il restauro delle mura di Gerusalemme progrediva e che le brecce cominciavano a venir chiuse, si adirarono molto [2] e tutti insieme congiurarono di venire ad attaccare Gerusalemme e crearvi confusione. [3] Allora noi pregammo il nostro Dio e contro di loro mettemmo sentinelle di giorno e di notte per difenderci da loro. [4] Quelli di Giuda dicevano: «Le forze dei portatori vengono meno e le macerie sono molte; noi non potremo ricostruire le mura!». [5] I nostri avversari dicevano: «Senza che s’accorgano di nulla, noi piomberemo in mezzo a loro, li uccideremo e faremo cessare i lavori». [6] Poiché i Giudei che dimoravano vicino a loro vennero a riferirci dieci volte: «Da tutti i luoghi dove vi volgete saranno contro di noi», [7] io, in luoghi bassi oltre le mura, nei punti scoperti,disposi il popolo per famiglie, con le loro spade, le loro lance, i loro archi. [8] Dopo aver considerato la cosa, mi alzai e dissi ai notabili, ai magistrati e al resto del popolo: «Non li temete! Ricordatevi del Signore grande e tremendo; combattete per i vostri fratelli, per i vostri figli e le vostre figlie, per le vostre mogli e per le vostre case!». [9] Quando i nostri nemici sentirono che eravamo informati della cosa, Dio fece fallire il loro disegno e noi tutti tornammo alle mura, ognuno al suo lavoro. [10] Da quel giorno la metà dei miei giovani lavorava e l’altra metà stava armata di lance, di scudi, di archi, di corazze; i preposti stavano dietro a tutta la casa di Giuda. [11] Quelli che ricostruivano le mura e quelli che portavano o caricavano i pesi con una mano lavoravano e con l’altra tenevano la loro arma; [12] tutti i costruttori, lavorando, portavano ciascuno la spada cinta ai fianchi. Il suonatore di corno stava accanto a me. [13] Dissi allora ai notabili, ai magistrati e al resto del popolo: «L’opera è grande ed estesa e noi siamo sparsi sulle mura e distanti l’uno dall’altro. [14] Dovunque udrete il suono del corno, raccoglietevi presso di noi; il nostro Dio combatterà per noi». [15] Così continuavamo i lavori, mentre la metà di loro teneva impugnata la lancia, dal sorgere dell’alba allo spuntare delle stelle. [16] Anche in quell’occasione dissi al popolo: «Ognuno con il suo aiutante passi la notte dentro Gerusalemme, così saranno per noi una guardia di notte e mano d’opera di giorno». [17] Io, poi, i miei fratelli, i miei servi e gli uomini di guardia che mi seguivano non ci togliemmo mai le vesti; ognuno teneva l’arma a portata di mano.